lunedì 29 maggio 2017

"Pulisci Milano", la campagna che non vedremo mai affissa sui muri


Se è vero che nella testata di questo blog si parla di "Analisi serie e semi-serie", quello che segue è il post perfetto, che meglio di ogni altro può star bene in questo contesto.

Qui vorremmo parlare, infatti, di quello che immaginiamo sia il grosso problema delle agenzie di comunicazione e di pubblicità che lavorano a Milano e su Milano.

Un problema di cui si parla davvero poco, perché "scomodo" e difficile da raccontare, e che quindi riteniamo di fare qui su Milanau, se non per la prima volta, quasi.

Una comunicazione diretta ed efficace

Quando si organizzano grandi campagne legate alle realtà cittadine, ormai da parecchi anni, si usano sempre più slogan che vedono un semplice verbo affiancato al nome della città interessata.

Quello che le altre città possono fare...
Pensiamo alle iniziative "Pulisci Roma", "Profuma Pescara", "Esplora Firenze", "Scopri Palermo", ecc. ecc.

Messaggi essenziali, che vanno direttamente al punto e non hanno bisogno di spiegare troppo nel dettaglio ciò che si intende veicolare. È sufficiente lo slogan accompagnato da un'immagine, una comunicazione davvero efficace!

Una grande fortuna che, purtroppo, non appartiene a Milano. Quell'ano finale, infatti impedisce l'utilizzo di ogni slogan di questo tipo.

Quell'ano finale che rovina tutto

Te la immagini la città affissa in ogni suo angolo con cartelli che riportano a grandi lettere lo slogan "Pulisci Milano". «Di che cosa si tratta?» potrebbe domandarsi un passante soprapensiero, di una campagna legata alla pulizia personale? Anche "Profuma Milano", invece di un'iniziativa volta a distribuire fiori in tutta la città potrebbe essere intesa in quel senso.

Per non parlare di "Esplora Milano", "Scopri Milano", "Conquista Milano", "Contempla Milano" ecc. tutti inviti su cui si potrebbe equivocare. Come trovare le persone famose disposte a diventare testimonial di queste iniziative?

Il giochetto può essere riportato all'infinito, chiunque può provare a pensarci un po' e scovare decine di slogan – alcuni anche più espliciti e cruenti – impossibili da utilizzare.

Il grande paradosso

Al di là dell'aspetto pecoreccio e ridanciano, è un problema serio, per chi fa comunicazione (e anche per chi scrive libri turistici e legati al territorio).

Ed è l'espressione di un vero e proprio paradosso: Milano, la capitale italiana delle case editrici oltre che delle agenzie pubblicitarie, di PR e di comunicazione, è la città più difficile da veicolare!

Chi l'avrebbe mai detto? (e infatti non lo dice mai nessuno, o quasi).


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