lunedì 9 gennaio 2012

"Area C", il coraggio di una scelta

Ci siamo, tra pochi giorni – per l'esatezza a partire dal 16 gennaio – sarà tempo di "Area C", cioè del pedaggio che tutte le auto dovranno pagare per poter accedere al centro della città.

Non c'è mai da stare allegri, quando si tratta di pagare. Soprattutto in tempi di vacche magre come questo. E poi nessuno al momento riesce a capire se la misura che verrà posta in atto servirà davvero a mettere in ginocchio, una volta per tutte, le polveri sottili, quelle odiate particelle che si insediano malignamente nei nostri polmoni ogni volta che respiriamo. E per abbattere, una volta per tutte, il traffico che strangola le vie del centro, diventate oprmai impraticabili per chi voglia percorrerle a piedi o in bicicletta.

Le lamentele non risolvono i problemi

Per questo la gente si lamenta. Lo fanno coloro che ogni giorno entrano in centro per lavoro, chi vive all'interno delle mura, chi ha negozi e attività commerciali a ridosso del Duomo. C'è chi esprime la rabbia di non poter vivere gratuitamente la propria città, quasi che il centro di questa sia un lusso che non tutti si possono permettere; c'è chi si lamenta perché ha appena acquistato una vettura sulla carta non inquinante, ma che con le nuove regole del Comune è divenuta passiva di ticket come tutte le altre; c'è chi lamenta un livello dei trasporti pubblici ancora troppo scarso per poter essere considerato all'altezza del compito che dovrà svolgere con l'avvio della "Area C".

Tutte lamentele legittime, forse, ma che non aiutano a risolvere i problemi dell'inquinamento e del traffico in città. La verità è solo una: nonostante l'applicazione di politiche volte al contenimento parziale del traffico già applicate da alcuni anni – Ecopass è stato attivo dall'inizio del 2008 fino a pochi giorni fa – i risultati ottenuti sono stati del tutto scarsi. La sequenza di giorni al di sopra dei limiti di PM10 accettabili del 2011 lo dimostra. Qualcosa deve essere fatto, se davvero si desidera migliorare la nostra aria. E questo qualcosa potrebbe essere, appunto, "Area C". Sembra assurdo criticare una misura, dicendo che non sarà utile a ragiungere i risultati prefissati, ancora prima della sua applicazione. Ancor più assurdo è che le critiche giungano da ex amministratori che in molti anni di lotta all'inquinamento sono riusciti a ottenere solo risultati marginali.

La mappa redatta dal Comune di Milano con i varchi di accesso al centro città
Un nuovo pagamento, giova ripeterlo, non fa certo piacere a nessuno, e su questo non ci piove. Ma se questa dovesse essere la soluzione ai problemi di smog e traffico che tengono la città per la collottola, tra pochi mesi riusciremo a digerire anche i cinque euro che oggi ci vengono richiesti per varcare le porte del centro storico. Con soddisfazione, facile immaginarlo, del sindaco Pisapia e della sua giunta, che a pochi mesi dall'insediamento si trovano loro malgrado ad affrontare una battaglia epocale, dalla quale potranno uscire solo vincitori o sconfitti. Lasciamo dunque che sia il tempo a dare torto o ragione ai nostri amministratori. E intanto riconosciamo loro il coraggio di avere operato una scelta importante ma di sicuro impopolare, che non porta certo "voti" in cascina, tanto per ridurre il tutto a un mero conteggio elettorale.

I politici devono saper anche prendere decisioni impopolari

Niente di strano, viene da dire, sono stati eletti per questo. Stanno semplicemente portando a termine il loro dovere di amministratori, il che comporta l'applicazione di scelte piacevoli, che raccolgono il consenso della popolazione, ma anche di decisioni spiacevoli, odiose, che la gente difficilmente riesce ad accettare. Ma un buon politico deve sempre sapersi mettere in gioco, rischiando anche l'impopolarità, perché il cavalcare l'onda emotiva della gente spesso non permette di avere la lucidità necessaria a operare le scelte migliori per la collettività. Forse procura qualche voto in più nel breve periodo, questo sì, ma alla lunga difficilmente paga e così a rimetterci, alla fine, sono gli stessi cittadini.

Inutile, a supporto di questo semplice ragionamento, portare esempi: basta aprire i giornali di questi giorni per capire quanto tutto ciò risponda a una sacrosanta verità.

Leggi anche: "Prove, senza isterismi, di Area C"

Tutte le info sull'"Area C" sul sito del Comune di Milano.


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