lunedì 18 aprile 2011

La parabola di Formichino,
principe di Lombardonia

Questa è la parabola di Formichino, principe incontrastato di Lombardonia. Non che fosse l'unico principe, in Lombardonia, ma Formichino era riuscito a essere il più potente di tutti, grazie anche all'influenza della sua tribù di provenienza, quella dei Cielloni. Da anni e anni governava sul principato come un sovrano.

Le leggi, risalenti a tempi ormai dimenticati, avevano fissato dei limiti di tempo oltre cui un singolo principe non poteva comandare. Due investiture, dicevano le norme, e non di più. Ma Formichino non si era accontentato del potere, già tanto, avuto fino a quel momento, ne voleva altro. E fece cambiare le disposizioni. Venne riacclamato dai sudditi e per festeggiare l'evento si fece costruire il palazzo più alto del principato. Lui, seduto sul suo piccolo trono sistemato all'ultimo piano, controllava tutto e tutti.

Il prediletto del potente re Silvonio

Formichino da sempre era il prediletto del potente re Silvonio, unico dominatore del regno di Bungania. Tutti dicevano «Quando il buon re se ne andrà, sarà Formichino a sostituirlo...». E così Formichino rinunciava a tutte le altre cariche che gli venivano offerte, quasi con disprezzo. «Sono il predestinato alla successione – diceva fra sé e sé – figurarsi se mi abbasso a fare il semplice ministro del regno». E quindi rinunciava a recarsi nella grande capitale e, nel frattempo, si teneva stretto stretto il suo piccolo trono. Per conservarlo, del resto, era disposto a tutto, anche ad allearsi con i barbari guidati dal furbo e spregiudicato Bossone.

Ma proprio quando il potere sembrava più esteso, proprio nel momento in cui la tribù dei cielloni fu portata al punto più alto proprio da Formichino, tutto sembrò cambiare. All'interno della sua stessa tribù le lotte per emergere diventarono sempre più numerose e Formichino, fino a quel momento leader unico e incontrastato, cominciò a vedersi circondato da branchi di Lupi giovani e agguerriti che ne minacciavano il ruolo.

La prediletta del re, fonte di tanti guai

Non solo. Mentre Formichino professava l'astinenza e il rigore di vita più assoluto, il vecchio re Silvonio viveva nel lusso e nello sfarzo e faceva della sua corte un luogo di sregolatezza e divertimenti assortiti. Accadde che un giorno il re chiedesse al principe di accogliere nel suo palazzo una sua prediletta. Formichino non era molto contento di questa richiesta ma per mantenere i buoni rapporti con il sovrano, sempre ricordandosi della sua investitura, accettò.

Non l'avesse mai fatto! La prediletta portò tanti guai a Formichino, tanto che qualche suddito, più coraggioso degli altri, cominciò a contestare il principe. Lui si difese con frasi del tipo: «Chi è senza peccato scagli la prima pietra», ma i sudditi non capirono bene se il concetto fosse riferito alla donna o a se stesso. E quando la situazione sembrò precipitare, Formichino si appellò al giudizio del popolino: «Loro sono quelli che mi hanno voluto, non me ne andrò mai!». Ma qualcuno cominciò a pensare che, in fondo, non era l'unico principe a disposizione, altri avrebbero potuto occupare degnamente il suo piccolo trono sul tetto di Lombardonia.

Ora Silvonio preferisce Alfanio

Poco male, direbbe qualcuno. Lui era il predestinato, per lui il futuro avrebbe riservato ben altri troni... E invece? Invece ecco che anche re Silvonio gli voltò all'improvviso le spalle, affermando di preferirgli, per la successione alla guida di Bungonia, qualcun altro. Si trattava del gran ministro Alfanio, considerato, dal re, capace di "lasciargli grande libertà di movimento...". Ma come, pensò desolato Formichino, una vita vissuta a cercare di soddisfare tutti i desideri del mio re, anche cercando di non apparire troppo potente, a livello di regno, per non dargli fastidio, e adesso arriva il primo che passa e diventa più importante di me? E cominciò a pensare che in questo mondo non c'è più spazio per la riconoscenza.

Questa è la parabola di Formichino, principe incontrastato di Lombardonia. Alcuni, forse esagerando, dicono si tratti di una parabola discendente.

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